L'ASL è una pratica didattica che intende superare la separazione fra il momento formativo teorico e quello applicativo, in cui educazione formale (scolastica, d'aula) ed informale (esperienze personali e di lavoro) si combinano in un processo di qualificazione e arricchimento professionale, culturale e personale. Era una scelta strategica per un Istituto tecnico-professionale già con il Decreto Legislativo n. 77 del 15 aprile del 2005, che la disciplinava quale metodologia didattica del Sistema dell'Istruzione. Con la Legge 107/2015, l'ASL è divenuta metodologia didattica obbligatoria per le classi terze, quarte e quinte degli ordinamenti statali (400 ore totali, da svolgersi sia nei periodi di attività didattica che di sospensione della medesima), oltre che per la seconda e terza IeFP di ordinamento regionale e durata triennale.
A seconda della progettazione l'ASL può coinvolgere una o più discipline d'indirizzo ed altre fra quelle comuni.
La valutazione finale dell'Unità di Apprendimento con ASL include quella del tutor aziendale e quella del tutor scolastico e viene effettuata al rientro in aula da insegnanti della classe secondo procedure decise in Consiglio di Classe. Essa va ad influire con voto specifico sul registro sulle discipline coinvolte (quindi in almeno una materia di indirizzo) e fornisce elementi di cui tenere conto anche per il voto di condotta.
L'ASL come metodologia didattica, può essere sostituita, sulla base della Legge 107/2015, anche dalle attività di Impresa Formativa Simulata (IFS), basate su simulazioni di casi reali di organizzazione e gestione aziendale/lavorativa, che possono coinvolgere diverse discipline oltre a quelle d'indirizzo specifico
Per approfondire: www.alternanza.miur.gov.it